Le arti terapie hanno un lungo passato, ma una storia
scientifica molto più recente.
L’idea di base è di certo molto antica: basti pensare alla funzione catartica nella tragedia greca, alle danze e ai rituali che accompagnano la pratica degli sciamani, al potere di immagini e suoni per influenzare comportamenti umani e animali.
Dal punto di vista scientifico hanno preso una forma solo molto più recentemente all’inizio negli anni ’40 e ’50, in Inghilterra e negli Stati Uniti come modalità terapeutica per curare i disagi psicologici dei reduci di guerra e dei pazienti ricoverati in ospedali psichiatrici.
L’idea di base è di certo molto antica: basti pensare alla funzione catartica nella tragedia greca, alle danze e ai rituali che accompagnano la pratica degli sciamani, al potere di immagini e suoni per influenzare comportamenti umani e animali.
Dal punto di vista scientifico hanno preso una forma solo molto più recentemente all’inizio negli anni ’40 e ’50, in Inghilterra e negli Stati Uniti come modalità terapeutica per curare i disagi psicologici dei reduci di guerra e dei pazienti ricoverati in ospedali psichiatrici.
Gli elementi caratteristici dell’Arte come Potenzialità nel
patrimonio evolutivo dell’umanità si possono così sintetizzare:
- Arte come rito propiziatorio contro le paure (ad esempio le pitture rupestri della preistoria: proprio questo è uno dei motivi per cui si pensa che gli uomini primitivi ritraessero sui muri le loro prede prima della caccia. Es: grotte lascaux)
- Arte come strumento di comunicazione con l’Irrazionale (sia nei contenuti come ad esempio in"il sonno della ragione genera mostri" Goya, che nella forma espressiva come per l’astrattismo es:Kandinsky )
- Arte come dichiarazione di esistenza (lasciare un segno, una traccia unica di sé)
- Arte come ricerca di un piacere estetico e poetico (e quindi soggettivo ma al contempo condivisibile con altri!)
Queste potenzialità dell’arte sono visibili nella sua Storia
ma anche nella quotidianità e
nei motivi che ci spingono a cercare e sperimentare l’arte stessa.
Quando nella vita le parole non bastano istintivamente
torniamo al corpo: c’è chi va a fare una passeggiata, chi scarabocchia su un
foglio, chi si mette ai fornelli, chi scrive, chi cerca il silenzio della natura. Azioni
apparentemente banali ma che ci aiutano a stare bene, a fare spazio dentro di
noi e a riconoscerci.
L’Arte terapia fa questo e molto di più perché ci propone
un’azione istintuale e fisica (quella di creare) ma con un’ascolto e una
consapevolezza che permette all’azione stessa di lasciare un segno, una trasformazione in noi e di rielaborare là dove le parole non erano arrivate alla
bocca.
L’immagine ed il processo creativo sono uno strumento per mettersi in
comunicazione con sé e con gli altri in modo diretto e spontaneo perché non
parlano solo al nostro emisfero sinistro (il lato razionale) ma anche al nostro lato irrazionale, non solo alla parte conscia ma anche al nostro incoscio.
L’Atelier di arte terapia che sia singolo o di gruppo è uno
spazio protetto, privo di giudizio ed interpretazione, creato appositamente dal
conduttore per i partecipanti con l’intento di risvegliare il potenziale creativo
presente in ognuno e di facilitarne il processo.
… uno spazio in cui esplorare, ognuno con il proprio ritmo
ma senza mai sentirsi soli, le infinite possibilità
del viversi in connessione (corpo, cuore, mente e spirito) e del creare in
libertà!

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